Come guarire la Prostata con i rimedi naturali

Cosa centra ciò che mangiamo con le malattie della prostata?

E’ possibile curare in modo naturale malattie come prostatite, o ipertrofia prostatica, seguendo una buona alimentazione?

Esistono dei rimedi naturali?


 

C'è un nesso logico con ciò che mangiamo e in particolare con gli alimenti che consumiamo con una certa frequenza.

Ecco i principali alimenti che, possono incidere sui problemi alla prostata:

  • Latte e derivati, ad esempio formaggi, yogurt, burro, ecc.,
  • Dolci cremosi che contengono latte e/o derivati;
  • Alcolici (birra, vino, super alcolici);
  • Carne rossa ;
  • Pepe e peperoncino ;
  • Pomodoro ;
  • Tè nero.

Eliminare totalmente questi alimenti, è il primo passo per curare la prostata.

E’ inoltre consigliabile ridurre il consumo di alimenti ad alto indice glicemico, ovvero i cereali e i dolci in generale.

Questo perché l’innalzamento della glicemia aumenta anche l’infiammazione.

Alimenti consigliati per la prostata per le loro proprietà afrodisianche:

  • Sedano crudo (per tutti);
  • Agnello, capretto e montone.

Rimedi naturali per la Prostata

Oltre a seguire una buona alimentazione, esistono alcuni rimedi naturali specifici per la prostata, che danno effetti quasi immediati.

In particolare parliamo dell’EPILOBIO, pianta molto comune che cresce spontanea in quasi tutta Italia, sia in forma di tisana, che di tintura madre.

Proprietà dell’Epilobio

Grazie alla sua azione antiflogistica, l'epilobio interviene nel trattamento delle iperplasie benigne della prostata e, in generale, migliora il sistema urinario. Inoltre, uno dei principi attivi dell'epilobio, il miricetolo-3-0-beta-D-glucuronide, ha la particolarità di inibire la liberazione di prostaglandine.

Poiché contiene dei tannini, questa pianta può anche combattere le infezioni e ridurre le emorragie, in particolare nei casi di ciclo mestruale eccessivamente abbondante. Questi componenti consentono anche di drenare le secrezioni in eccesso, di distendere i tessuti molli e riparare quelli danneggiati, da cui l'utilità dell'epilobio in affezioni come le diarree e le irritazioni cutanee (compreso l'eczema).

L'epilobio deve le sue proprietà antinfiammatorie grazie anche alla presenza di un numero elevato di flavonoidi nella sua composizione.

Viene usato in fitoterapia ad uso interno per le sue proprietà:

  • espettoranti,
  • antinfiammatorie,
  • analgesiche ed astringenti,

Per uso esterno vanta proprietà:

  • astringenti,
  • emollienti
  • antiflogistiche.

Trova quindi impiego per uso interno nel trattamento dell'adenoma della prostata, della diarrea, della tosse e delle infiammazioni delle vie aeree.

 

I consigli del naturopata

oltre all'EPILOBIO, si abbina l'ORTICA e il RIBES NEGRUM e l'OLIO DI SEMI DI ZUCCA.

Zucca

appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae sono piante, in genere, annuali, raramente perenni. Sono quasi tutte piante erbacee, cioè non hanno fusto legnoso. I loro frutti, detti "pepònidi", sono rivestiti di una scorza più o meno dura ed hanno una polpa carnosa nella quale sono presenti numerosi semiI semi di zucca, dalle proprietà benefiche, sono largamente impiegati in prodotti fitoterapici per la cura dell'ipertrofia prostatica benigna, perché contengono contengono betasteroli strutturalmente simili agli androgeni ed agli estrogeni. Queste sostanze si sono dimostrate utili per abbassare i livelli di colesterolo e migliorare i sintomi dell'ipertrofia prostatica, effetto che sembra legato in parte alla capacità di inibire la conversione del testosterone in diidrotestosterone, e in parte all'ostacolo offerto nei confronti del legame tra recettori degli androgeni e diidrotestorone. Quest'ultima sostanza è un ormone derivato dal testosterone per opera dell'enzima 5-alfa-reduttasi, coinvolto - tra l'altro - nell'iperproliferazione delle cellule prostatiche.

L'ortica

pianta erbacea perenne, diffusa in tutte le regioni temperate del globo, Italia compresa e considerata come infestante. La radice corrisponde alla parte della pianta (droga) che ricopre un ruolo di primo piano nel trattamento sintomatologico dell'ipertrofia prostatica benigna. Infatti rizomi e radici essiccate si caratterizzano per la presenza di fitosteroli (β-sitosterolo, daucosterolo e relativi glucosidi) e scopoletina; discreta anche la presenza di tannini, lecitine, sali minerali, fenilpropani e lignani. Questi ultimi in particolare sono in grado di limitare la crescita del tessuto prostatico, indotta dagli androgeni ed in particolare dal diidrotestosterone; mentre la presenza dei fitosteroli rende la pianta capace di diminuire la conversione del testosterone in estrogeni, riequilibrando così il rapporto androgeni/estrogeni.

 

Se siamo di fronte a prostatite batterica, può essere utile ricorrere a una pulizia dell' intestino con la DEPURCOLAZIONE; se le sue pareti sono infiammate, infatti, possono uscire delle sostanze tossiche che, nel tempo, avvelenano l'ambiente circostante la prostata.

ASKO.IT

 


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