Diverticolite

 Con diverticolite si denota l’infiammazione o l’infezione di una o più sacche simili a palloncini (diverticoli). Può svilupparsi o meno infezione.

  • Questa condizione interessa generalmente l’intestino crasso (colon).

  • I sintomi tipici sono dolore e sensibilità nella parte inferiore sinistra dell’addome e febbre.

  • La diagnosi si basa sui risultati di una tomografia computerizzata (TC); una volta risolto l’episodio di diverticolite si procede a una colonscopia.

  • In presenza di sintomi lievi di diverticolite, il trattamento prevede riposo, dieta a base di liquidi e, spesso, antibiotici, mentre una sintomatologia grave richiede il ricovero ospedaliero e, in alcuni casi, l’intervento chirurgico.

I diverticoli del colon insorgono in seguito a un difetto nello spesso strato muscolare mediano dell’intestino. Gli strati sottili interni dell’intestino protrudono attraverso il difetto creando una piccola sacca.

Una sacca è un diverticolo.

Come funziona l’intestino?

L’intestino rappresenta l’ultima parte dell’apparato digerente ed è deputato all’assimilazione dei nutrienti introdotti con l’alimentazione e all’espulsione di fibre non digerite, grassi e loro derivati, muco, cellule della mucosa intestinale, sostanze inorganiche e organiche, batteri e acqua sotto forma di feci.

Per svolgere le proprie funzioni, l’intestino si avvale di un sistema di regolazione e controllo dei meccanismi involontari indipendente dal sistema nervoso centrale, costituito da oltre cinquecento milioni di neuroni, e denominato sistema nervoso enterico: per questo è stato ribattezzato “secondo cervello”.

Contribuiscono al processo digestivo anche gli oltre mille miliardi di batteri, divisi in più di cinquecento specie diverse, che vivono a livello intestinale costituendo il cosiddetto microbiota intestinale.

Esso si differenzia in:

  • Intestino tenue (“piccolo” intestino), lungo in media sei metri, e deputato a concludere il processo digestivo avviato a livello della bocca e dello stomaco, garantendo l’assorbimento dei nutrienti assunti tramite il cibo. A sua volta è suddiviso in:
    • Duodeno 
    • Digiuno:
    • Ileo 
  • Intestino crasso (“grosso” intestino), lungo in media meno di due metri è deputato all’assorbimento dell’acqua e degli elettroliti. A sua volta si divide in:
    • Cieco 
    • Colon 
      • Retto

    Quali sono le cause dei diverticoli?

    I diverticoli del colon rappresentano un’alterazione anatomica piuttosto diffusa, la cui formazione può essere favorita da:

    • predisposizione genetica, come è recentemente emerso in studi di concordanza tra gemelli e da studi di associazione che hanno identificato alcune varianti geniche associate a malattia diverticolare;
    • età, soprattutto dopo i 40 anni, perché invecchiando il tessuto connettivo che sostiene l’intestino va incontro a una maggiore lassità;
    • sesso maschile;
    • cattive abitudini alimentari (ad esempio, dieta a basso contenuto di fibre);
    • obesità;
    • sedentarietà;
    • assunzione di antinfiammatori (come farmaci steroidei e anti infiammatori non steroidei);
    • stipsi cronica, che determina una maggior pressione interna sulle pareti del colon.

      Cosa fare in caso di diverticolosi o di malattia diverticolare non complicata?

      In presenza di diverticoli, anche in assenza di sintomatologia, è generalmente consigliato sottoporsi a una visita gastroenterologica di controllo.

      A seguito della diagnosi di diverticolosi o di malattia diverticolare sintomatica non complicata, il paziente non è solitamente tenuto a rispettare una dieta particolare, anche se in genere si consiglia di aumentare l’assunzione di acqua, cereali, frutta e verdura, ed eventualmente di utilizzare anche sostanze formanti massa fecale soffice (ad esempio psyllium o macrogol), così da incrementare l’apporto di fibre (almeno 30 grammi al giorno) e quindi ridurre la pressione interna del colon, promuovere la motilità intestinale e contrastare la stitichezza. 

      Si possono prevenire i diverticoli?

      Un corretto stile di vita può aiutare a ridurre il rischio di formazione di diverticoli.

      In particolare si consiglia di privilegiare una dieta ricca di fibre e povera di grassi saturi, per contrastare un’eventuale stitichezza, e di garantire al proprio corpo un giusto apporto di acqua (durante i pasti o subito dopo), per promuovere la peristalsi intestinale, cioè i movimenti che inducono l’espulsione delle feci. Il PROTOCOLLO della DEPURCOLAZIONE è un ottima e naturale nuova sana abitudine da inserire nella propria dieta.

      Infine, è utile svolgere regolarmente attività fisica, commisurata alle proprie condizioni di salute, perché anche la tonaca muscolare del colon ne trae beneficio.


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